Arriva Hybrid Air


Suonata la sveglia per le case automobilistiche tradizionali: l'auto ad aria compressa è possibile, almeno in formato ibrido. E' PSA, proprietaria dei marchi Peugeot e Citroën a rivelare che un'auto ibrida, ad aria compressa e benzina, sarà disponibile sul mercato e proposta al segmento B a partire dal 2016.


Il sistema utilizzato è semplice ed intuitivo: l'aria viene compressa in serbatoi in fase di decelerazione e di frenata per poi essere restituita all'occorrenza come propulsore. 

I test già in atto sono molto promettenti ed hanno rivelato un consumo pari a 2,9 litri ogni 100 chilometri percorsi, con la speranza di arrivare al 2020 a 50 chilometri con un litro di carburante tradizionale. E' possibile impostare il motore su 3 modalità di guida diverse: ad emissioni zero, a benzina o misto. Sono ben 80 i brevetti depositati da PSA per tutelare la propria invenzione.

Saranno la Peugeot 308 e la Citroën Picasso le auto prescelte per sfoggiare questa tecnologia a marzo 2013, al prossimo Salone dell'auto di Ginevra.





Il successo è assicurato: il costo di auto ibride ad aria compressa si prevede nettamente inferiore rispetto ad ibride elettriche, per l'assenza di batterie che incidono in modo determinante sui prezzi dei veicoli ibridi elettrici.

Nel frattempo MDI, che da anni tenta di arrivare alla commercializzazione della propria linea di auto ad aria compressa, è sbarcata in Italia confermando a Cagliari, con partners italiani, l'inizio della produzione in serie entro la fine del 2013.

6 commenti:

Rixk ha detto...

Non ne posso più... sono anni che seguo questo sito... ogni tanto esce un post che annuncia l'imminente ingresso in ambito commerciale di queste auto, poi però tutto slitta. Allora vorrei capire: 'sti motori esistono e sopratutto funzionano oppure sono delle bufale? Capisco le pressioni del mondo petrolifero, ma se un sistema funziona, anche per semplice scopo di lucro, qualcuno dovrebbe commercializzarla, o no?

Anonimo ha detto...

Altro che due anni! Se ne parlava già almeno sette e più anni fa. Una sola volta lessi una notizia che giustificava le numerose contraddizioni, al tempo della cessione del brevetto a una fabbrica indiana. Problemi tecnici di raffreddamento eccessivo

Anonimo ha detto...

Siamo a fine maggio... Ma ancora di queste autovetture ad aria compressa nessuna traccia... Non si vede ancora l'ombra .... Come mai??? E per saperne di più a chi ci dobbiamo rivolgere???

Anonimo ha detto...

Ma qualcuno sa fare due conti di fisica di base? Se non sbaglio qualcosa io, con la formula E=PV in una bombola di 15 litri a 230 bar ci stanno AL MASSIMO, senza le perdite che in realtà ci sono, e sono forti, 360 kJ, ovvero circa 100Wh. Se sbaglio i conti qualcuno me lo dica, ma anche se sbagliassi di un fattore 10 il risultato non cambierebbe molto. Sul ciclo di prova NEDC (che è blandissimo, la gente guida in modo più veloce) un'auto piccola consuma circa 80-120 Wh/km. Quindi parliamo di circa 1 km con una bombola da sub, anche mettendone 10 arriviamo a 10km. E questo assumendo che tutta l'energia dell'aria si trasformi in moto, cosa che non succede mai, ci saranno almeno il 20-40% di perdite. Comunque, mai sentito NESSUNO, da quando seguo queste storie, che abbia percorso distanze superiori ai 10-20km su un qualsiasi veicolo di Negre (senza benzina). L'autonomia di un'auto del genere non arriverà mai ai 200km annunciati, a velocità normali (se parliamo di velocità di 10-20km/hcostanti, senza accelerazioni, i km indubbiamente crescono, ma chi guiderebbe a queste velocità nel traffico?): è per questo che non esce mai... E il raffreddamento eccessivo non è un semplice problema tecnico. E' ancora fisica di base, basta tenere premuto il pulsante di una bomboletta di lacca per vedere ceh si raffredda, e la pressione è molto più bassa. Infatti adesso parlano di bruciare benzina per riscaldare l'aria e impedirle di ghiacciare... buona notte emissioni zero e bassi costi. E Peugeot fa un ibrido che con l'aria compressa non ha quasi niente a che fare. Se andasse solo con la bomboletta che ha farebbe poche centinaia di metri. Anche i sardi andranno a gambe all'aria come gli abruzzesi 12 anni fa, perché anche questa volta il prodotto non arriverà. Questo copione si è ripetuto tante volte in tutta Europa, l'ha svelato un'inchiesta della TV francese già qualche anno fa.

Anonimo ha detto...

Allora? Qualche novità o è una bufala come tutte le volte precedenti? Secondo il post qui sopra, sembra che non possa essere altrimenti, qualcuno ha verificato i conti proposti? Qualcuno sa confutarli?

Anonimo ha detto...

La solita bufala, ogni anno fanno presentazioni entusiastiche, ma poi non segue nulla di concreto. Il motivo è semplicissimo: è fisicamente impossibile far marciare un'auto con l'aria compressa se non per distanze brevissime.

Quanto saresti disposto a spendere per un’auto ad aria compressa che percorre 200 km con 2 euro di ricarica , viaggia al massimo a 70 km orari ed ha emissioni nocive zero?